Annuncio
Definizione di la3
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
articolo determinativo femminile singolare da usare solo con tutte le parole di genere femminile e di numero singolare; implica che il sostantivo in questione sia stato precedentemente menzionato e/o sia un particolare appartenente alla categoria diverso da ogni altro: pronome femminile come complemento oggetto sesta nota musicale della scala diatonica
Definizione di oggetto8
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
riferito a persona, che è considerato solo per il proprio aspetto fisico o per la propria prestanza sessuale tutto ciò che il soggetto intende come diverso da se, ciò che sussiste di per se indipendentemente dalla conoscenza ogni cosa che può essere percepita attraverso i sensi bene col quale varie parti pongono in essere un contratto bene, cosa in senso giuridico persona o cosa cui è rivolta un'attività, un sentimento materia, argomento punto da cui sembrano provenire i raggi luminosi formanti un’immagine fornita da un sistema o strumento ottico
Parole del dizionario per la34 :
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
- articolo determinativo femminile singolare; si usa davanti a tutti i vocaboli femminili singolari; si elide dinnanzi ai vocaboli che iniziano con vocale; unendosi con le preposizioni semplici, dà origine alle preposizioni articolate alla, dalla, della, nella, colla, sulla
- indica e determina un componente distinto da ogni altro della stessa specie noto a chi parla e a chi ascolta o a cui si è già fatto riferimento nel discorso: (la bambina gioca nel prato – ho versato la tisana nel bicchiere – la sedia traballa)
- indica un componente che rappresenta un'entità unica del suo tipo e conosciuta: (la terra – la luna – la regina d'Inghilterra – la Corte Costituzionale)
- indica un valore astratto: (la bellezza – la bontà – la cattiveria – la sofferenza – la quiete, la pace)
- indica l'appartenenza a una determinata categoria: (la beccaccia è un uccello – l'orata è un pesce – la balena è un mammifero – la donna ha pari diritti – la mela è un frutto)
- introduce il superlativo relativo: (la più alta della squadra – la più brava scrittrice – la meno intelligente di noi)
- si antepone direttamente ai cognomi di personaggi celebri come (la Montessori – la Luxemburg – la Deledda), talvolta anche per indicare la loro opera: (ho letto la Deledda); nell'uso familiare si antepone anche a cognomi femminili di persone non celebri, ma conosciute da chi parla e da chi ascolta: (alla riunione ha partecipato la Rossi – ho presentato la mia domanda alla Bianchi); si antepone regolarmente a tutti i cognomi quando questi sono preceduti da un titolo: (ho parlato con la dottoressa Rossi – ho incontrato la signora Bianchi)
- si antepone direttamente a nomi propri non di persona: (la Francia – la Dora – la Senna – la Maddalena – la Loira – l'Emilia)
- con valore dimostrativo si antepone a un soprannome (Caterina la Grande – Giovanna la Pazza), o a una qualifica (Giusi la pettinatrice – Luisa la merciaia)
- in espressioni temporali, con il significato di questa: (dobbiamo consegnare entro la mattinata); con il significato di ogni: (riceve la domenica – esco di solito la sera)
- (regionale) nell'uso lombardo precede i nomi propri di persona: (è arrivata la Maria – hai visto la Silvia? – esco con la Luisa)
- costruisce l'accusativo alla greca: (sciolta la lunga treccia)
- (musica) tonalità che ha come fondamentale la nota la: (sonata in la minore – un brano in la maggiore – accordo di la minore – sonata in la bemolle)
- (musica) sesta nota della scala naturale di do, nella notazione ideata da Guido d'Arezzo, in uso nei paesi latini, per la quale gli anglosassoni conservano invece l'antico nome A
- (musica) corda o tasto di uno strumento corrispondente alla nota la: (il la del pianoforte – il la del violino – il la della tromba)
- pronome personale e dimostrativo di terza persona femminile singolare; forma atona di ella, lei, essa, usata come complemento oggetto riferita a persone o cose di genere femminile quando non si vuole dar loro troppo rilievo; si utilizza sia nella forma proclitica (non la vedo – la compro – la invidio – la guardo – la ricordo – la prendo), sia nella forma enclitica (bevila subito – cominciò a guardarla – ascoltandola ho capito – guardala – eccola – prendila); davanti a vocale spesso si elide
- con valore di oggetto indeterminato, con riferimento generico a una realtà o a un fatto: (finiscila – come la mettiamo? – chi la fa l'aspetti – cercherò di aggiustarla – se l'è svignata – me la sono vista brutta – non farla lunga – per farla breve)
- (regionale) nell'uso popolare toscano e settentrionale in genere, come soggetto con funzione per lo più pleonastica: (la verrà da me – la va male – l'è così – la mi baciò teneramente – l'è una gran stupidata – e la verrà qui, e sarà mia moglie) (Manzoni) – (la c'è la provvidenza) (Manzoni)
- (medicina) lege artis, utilizzata nelle ricette mediche con il significato di con i metodi usuali
- (chimica) simbolo del lantanio, metallo appartenente alla serie delle terre rare; numero atomico 57
- negli usi amministrativi e nelle targhe internazionali: Louisiana
- abbreviazione di Legge sull'assegno
- nelle targhe e negli usi burocratici: Los Angeles
- Indica un luogo lontano da chi parla ed esprime maggior lontananza che lì, specialmente nello spazio, ma anche in senso figurato e nel tempo (vai là – mi trovavo là per caso – spostati là – cerca là tra le mie cose – sediamoci là – eccolo là – la giacca è là nell'armadio – arriviamo fin là – metti il bicchiere là nel lavandino – è in là con gli anni – mi impegno per portarmi più in là col lavoro)
- con valore indicativo: (quella là – quel cane là – quel posto là – là sotto – là sopra); spesso con valore dispregiativo: (quella là è una poco di buono)
- con valore rafforzativo o di precisazione: (là sopra – chi va là – là sotto – smettila là – per là – voltarsi in là – là fuori – fermo là – ecco là)
- (raro) con valore temporale: (là verso le vacanze – là sul mezzogiorno – là verso Capodanno)
- indica la rapidità di un'azione: (due punti e là, lo strappo è cucito – un colpetto e là, la vaccinazione è fatta – due viti e là, lo abbiamo aggiustato)
- (raro) ripetuto, indica stupore o incredulità o funge da richiamo: (là là che non me la racconti giusta – là là cos'è questo baccano?)
- nell'uso settentrionale, unito al verbo andare, specialmente nella locuzione ma va là esprime incredulità o rifiuto: (ma va là che so da che parte pendi – ma va là, con ti credo)
- esprime soddisfazione per il raggiungimento di un fine o la conclusione di un’azione (là, abbiamo finito – là, ora è tutto a posto)
- sottolinea la rapidità di un’azione (un piccolo ritocco e, là, tutto è a posto – una piccola puntura e, là, l’iniezione è fatta)
- con valore rafforzativo o enfatico, fa parte di esclamazioni, esortazioni, espressioni di comando, di rimprovero, di disappunto, di incredulità, di richiamo (fermo là! – va' là! – chi è là! – alto là! – ehi là, dove vai – va' là che la sai lunga – ma guardate là che pretese! – zitto, là! – passa là! – ohi là! – sentilo là il saccente – guarda là cosa mi deve succedere! – chi va là! – ehi là! – va là che non ci credo! – va' là che ti conosco bene – arri là! – ma va' là!)
- ripetuto là! là!: esprime impazienza, disappunto, incredulità, sorpresa (là! là! un po’ di calma! – là! là! smettila – là là!, state zitti tutti quanti! – là là, che questa è grossa!)
Le definizioni della parola LA10
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
Clicca su una parola per scoprirne la definizione
- IN QUEL POSTO
- LA CITTA DI C'ERA UNA VOLTA AHOLLYWOOD
- COSI SI SPEGNE LA FIACCOLA
- PRECEDE SETTE IN TV
- TRA SOL E SI
- PRIMA DI SI
- LO SI DA'PER ACCORDARE
- L'ARTICOLO SUL PENTAGRAMMA
- CODA DI ALLODOLA
- CENTRO DI MILANO